L'assegnazione dei casi segue i criteri di specializzazione, esperienza e percentuale di successo dei casi precedentemente trattati.
Nei pareri precedentemente espressi, dopo un breve, attento esame dei fatti portati all'attenzione della parte dottrinale, viene affrontato l'aspetto giudiziario della questione, esponendo le più recenti tesi giurisprudenziali inerenti all'affare in questione, con una conseguente analisi di una possibile strategia di difesa praticabile a supporto del cliente e dei potenziali rischi che questa potrebbe eventualmente comportare.
Il metodo ad oggi ottimizzato per gestire i casi riguarda uno screening preliminare effettuato dal titolare dello studio, che assegnerà i singoli casi a un pool di analisi composto da avvocati e specialisti in scienze forensi: questi ultimi, se necessario, si avvarranno della collaborazione di un medico specializzato nel settore coinvolto nella specifica domanda trattata. Il monitoraggio di tali consulenze viene effettuato mediante un controllo incrociato dei dati, mediante il metodo del “doppio cieco”. Quindi, il pool formula una possibile soluzione al caso, che alla fine sarà definito dal titolare dello studio, che presenterà la strategia e le soluzioni di difesa adottate.
I pareri pro veritate sono elaborati da un team di avvocati, sia interni all'ufficio che specializzati in diritto sanitario, medici legali e medici esperti specializzati nella materia analizzata, che, di volta in volta, si occupano degli affari specifici.
In passato lo studio legale ha assistito ad un ricambio di vari avvocati e collaboratori, che, dopo un periodo di formazione, hanno avviato le proprie attività, creando propri studi legali indipendenti, con i quali viene mantenuta in corso una collaborazione esterna; inoltre, alcuni dei soggetti formati professionalmente hanno avviato brillanti carriere come giudici.